Venerdì 20 ottobre siamo stati a Livorno per l’incontro annuale di monitoraggio dopo la conclusione del Dibattito Pubblico su Darsena Europa e Stazione marittima.
Il dato principale è che… il progetto Darsena Europa si dovrà notevolmente ridimensionare. Qualcuno ieri ha parlato di Darsena Light. Infatti, per ben cinque volte il bando internazionale è andato deserto. Ha creato sorpresa il fatto per cui le nuove informazioni presentate venerdì non fossero tanto conseguenza di quanto emerso dal dibattito pubblico, bensì di altre ragioni di sistema che non sono state manifestate durante quel processo partecipativo svoltosi lo scorso anno.
Una seconda considerazione è relativa ai tempi: il dibattito pubblico è stato portato avanti in tutta fretta, proprio per rispettare i tempi di pubblicare il bando internazionale… si temeva che la partecipazione facesse ritardare la realizzazione dell’opera e invece i fatti ancora una volta dimostrano che imprevisti e ritardi dipendono da altri fattori.
La partecipazione all’incontro è stata molto elevata, quasi duecento persone (diversi architetti e ingegneri perché l’incontro rilasciava crediti formativi). Oltre all’autorità portuale, erano presenti Comune di Livorno (Assessore prima, Sindaco in conclusione), Regione Toscana (Assessore al bilancio ed alla partecipazione), Autorità regionale per la partecipazione.
L’incontro è iniziato alle 15.00 e si è concluso alle 19.00.
Gli interventi sono stati aperti da Andrea Pillon, consulente della struttura tecnica del MIT che ha elaborato il regolamento attuativo dell’Art. 22 del Codice Appalti. Ha detto che il decreto è in dirittura di arrivo (stanno concordando le ultime modifiche), confermando che sarà istituita una Commissione nazionale presso il MIT con compito di monitorare i DP, emanare linee guida, proporre eventuali modifiche al regolamento stesso dopo una fase di sperimentazione. Il decreto fisserà le soglie di costo sopra le quali il DP è obbligatorio, sia per opere pubbliche che per opere d’interesse pubblico realizzate da privati (es. stadi aeroporti..). Stabilirà anche l’obbligo di coinvolgere i sindaci dei territori interessati dall’opera e di nominare un responsabile indipendente. Definirà la procedura ma non i dettagli metodologici. Nel 2018 potrebbero già partire diversi DP per opere molto importanti. Ha poi parlato Giovanni Allegretti (APP Toscana) dicendo che è in corso un processo di valutazione della Lr. 46/2013 che approfondirà anche i problemi riscontrati nei due DP di Livorno e a Gavorrano al fine di apportare modifiche alla legge, necessarie anche per adeguare la parte sul DP al decreto del MIT di prossima pubblicazione. Le esperienze di Livorno e Gavorrano hanno permesso anche di comprendere alcuni aspetti del Regolamento dell’APP che non funzionano, quali i tempi di svolgimento del DP (max 6 mesi nella legge toscana) che alla prova dei fatti risultano troppo stretti perché sono erosi dalla burocrazia (contrattualizzazione del Responsabile e delle figure di supporto: esperti, facilitatori..).
Ricordiamo che il dibattito pubblico di Gavorrano è stato gestito da Chiara Pignaris, socia Aip2 e con il supporto tecnico del team di MHC- Progetto territorio coordinato da un’altra socia, Anna Lisa Pecoriello.
Dopo le presentazioni da programma, sono intervenuti diversi cittadini, molti dei quali hanno confermato il leit motiv del dibattito pubblico di Livorno: la necessità di rilanciare il Porto per aumentare la occupazione; la difficile sfida di collegare maggiormente Livorno città al suo porto.
Non sono comunque mancati interventi critici su possibili impatti negativi ambientali: era presente il vicepresidente del consiglio comunale di Pisa che ha informato che recentemente il Consiglio comunale di Pisa ha espresso timori per Darsena Europa poiché potrebbe contribuire alla erosione della costa pisana.
È stato molto chiaro il video che ha fatto la sintesi dei mesi di lavoro in dibattito pubblico. Claudia Casini (socia Aip2 e consulente dell’Autorità portuale) è stata molto eloquente.
Non possiamo dire lo stesso delle relazioni dei tecnici, sugli aggiornamenti sulle due opere. Purtroppo, erano dense di dati tecnici e difficili da seguire.
Alla fine, è intervenuta anche Sophie Guillain che è stata la responsabile del dibattito pubblico sul porto. Non ha nascosto la sua sorpresa nel notare come ancora nulla sia iniziato a livello progettuale. Ha sottolineato l’importanza dell’Osservatorio permanente che non dovrebbe essere solo delle istituzioni, ma anche e soprattutto dei cittadini e delle loro associazioni.
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