
Il 9 febbraio 2018, dalle 9,30 alle 13,30 a Firenze presso la Palazzina Reale in Piazza della Stazione 50 si svolge, nellâambito della Settimana dellâAmministrazione aperta, un seminario su âDIBATTITO PUBBLICO E GRANDI OPEREâ organizzato da AIP2 Italia – Associazione Italiana per la partecipazione pubblica, in collaborazione con gli Ordini degli Architetti e Ingegneri di Firenze.
Il seminario, aperto al pubblico, è unâoccasione per i professionisti, per le amministrazioni pubbliche, per le imprese e per i cittadini: un’introduzione al nuovo strumento del Dibattito Pubblico, che richiede lâattivazione di nuove procedure e lâacquisizione di nuove competenze, finalizzate a migliorare la qualitĂ della progettazione e l’efficacia delle decisioni pubbliche.
Sono previsti, oltre ai saluti dei promotori, gli interventi di:
Ilaria Casillo, vicepresidente della Commission Nationale du Dèbat Public francese, cura unâintroduzione teorica: cosâè un Debat Public e quali sono i suoi obiettivi.
Ernesto Belisario, avvocato, membro del Team OGP costituito presso il Dipartimento della funzione pubblica, sviluppa un intervento su Amministrazione aperta, consultazione pubblica e trasparenza.
Andrea Pillon, consulente della Struttura tecnica di missione del MIT, spiega cosa prevede il decreto attuativo dellâart. 22 del Codice Appalti.
Francesca Gelli, membro dellâAutoritĂ per la garanzia e la promozione della Partecipazione della Toscana, propone un intervento su comâè organizzato il Dibattito Pubblico regionale e come sono andate le prime esperienze.
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Il 26 febbraio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del nuovo Codice dei contratti pubblici che, allâArt. 22, comma 2 introduce lâistituto del Dibattito Pubblico e il conseguente obbligo del coinvolgimento delle comunitĂ locali nella realizzazione di opere dal rilevante impatto ambientale, sociale ed economico. Il nuovo Codice prevede che il dibattito pubblico si applichi ai grandi progetti infrastrutturali e di architettura e sia obbligatorio per le ÂŤgrandi opere infrastrutturali aventi impatto rilevante sullâambiente, sulle cittĂ e lâassetto del territorioÂť. Alla fine del 2017, dopo una lunga gestazione, è finalmente approdato in Parlamento il decreto attuativo, che definisce modalitĂ di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico.
Tale procedura si ispira al modello francese del Debat Public, nato in Francia nel 1995 a seguito delle proteste contro la linea ferroviaria ad alta velocitĂ Lione-Marsiglia. Consiste nellâorganizzazione di un percorso di informazione e coinvolgimento che consenta alla cittadinanza e agli stakeholders di esprimere le proprie opinioni sullâintervento. Si tratta di unâimportante innovazione che punta a far emergere e gestire i conflitti che normalmente si generano con le popolazioni locali quando si devono realizzare interventi che possono avere impatti sullâambiente e sulla vita delle persone.
Lo strumento del Dibattito Pubblico è previsto anche in alcune leggi regionali (nella L.R.46/2013 sulla Partecipazione della Toscana, ad esempio) e ha visto negli ultimi anni alcune interessanti sperimentazioni, che lâassociazione AIP2 ha avuto lâoccasione di approfondire direttamente.
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