Carta della Partecipazione Pubblica

Carta Partecipazione Pubblica 2024

A dieci anni dalla sua prima edizione, la Carta della Partecipazione rivive in una versione rivista e ampliata, risultato del Percorso partecipativo di aggiornamento e revisione dei 10 Princìpi che costituivano i punti fondativi della prima stesura del 2014 e degli esiti della consultazione pubblica attuata su ParteciPA, la piattaforma del Governo dedicata ai processi di consultazione e partecipazione pubblica. 

Il percorso di aggiornamento della Carta è stato promosso da AIP2 – Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica, in collaborazione con IAF, INU, Cittadinanzattiva, ActionAid, le Regioni Emilia-Romagna, Puglia e Toscana, il Dipartimento Funzione Pubblica – OGP IT, nell’ambito dell’Hub Partecipazione.

Questa versione, che viene presentata il 14 settembre 2024 al Festival della Partecipazione di Bologna, sarà completata con una premessa e arricchita da nuove illustrazioni che, attraverso il linguaggio visivo, diverranno parte fondamentale della Carta.

Il nuovo documento potrà vedere piccoli aggiustamenti a seguito dei lavori della giornata di confronto “Connessioni: il potere della democrazia partecipativa”.

I Valori che orientano la QUALITÀ

Inclusione

La diversità è ricchezza

Può definirsi “di qualità” il processo partecipativo che raggiunge e accoglie chiunque abbia interesse a portare un punto di vista sulle politiche pubbliche, sia che si esprima in rappresentanza di gruppi organizzati sia che si tratti di una persona singola.

Il processo deve essere accessibile in termini di tempi, spazi e linguaggio utilizzato, dando possibilità di espressione, ascolto e riflessione ad ogni persona, a prescindere da istruzione, cultura, genere, livello sociale, età o condizioni di salute.

Trasparenza

Tutto chiaro e accessibile

Un processo partecipativo acquisisce il valore della trasparenza quando, in forma esaustiva ma semplice, mette a disposizione della comunità: ogni elemento conoscitivo rilevante in merito all’oggetto della scelta pubblica; il contesto in cui essa si colloca; gli obiettivi, le regole e gli esiti progressivi del processo stesso.

A garanzia di questa trasparenza, ogni attore del processo si assume l’impegno a contribuire alla produzione collettiva di apprendimento in modo responsabile, condividendo solo informazioni provenienti da fonti verificabili.

Equità

Parità e responsabilità

Creare le condizioni ottimali per un processo partecipativo che dia a tutte le persone coinvolte la possibilità di portare il loro contributo, con l’obiettivo di ricomporre disuguaglianze e squilibridi potere, è il presupposto per raggiungere un ulteriore fondamentale valore nel percorso: l’equità.

Il processo deve puntare a garantire equilibrio tra i diversi punti di vista, salvaguardare le pari opportunità generazionali e di genere, con un alto senso di responsabilità verso le persone, gli esseri viventi, il pianeta e le generazioni future.

Cooperazione

Insieme è meglio

Promuovere la collaborazione tra tutte le parti coinvolte verso un obiettivo comune, in un’ottica di co-creazione, reciprocità e corresponsabilizzazione, garantisce che il processo partecipativo si sviluppi su un piano coerente e in linea con tutti i principi della partecipazione.

Solo un processo orientato a questo obiettivo favorisce la costruzione di capitale sociale e di un vero senso condiviso tra tutte le componenti della comunità coinvolta, per il bene comune.

Efficacia

Creare cambiamento

Riconoscere che le opinioni, i saperi e le esperienze delle persone, a diverse scale territoriali, accrescono la qualità delle politiche pubbliche e generano empowerment e impatti positivi per la società, determina la ricchezza di un percorso di partecipazione.

Per garantire efficacia e incisività, il processo partecipativo deve concentrarsi su questioni di rilevanza condivisa e puntare a realizzare cambiamento.

Fiducia

Coltivare relazioni

In un processo partecipativo, la trasparenza e il rispetto tra le persone, in linea con le
regole condivise con le parti coinvolte, assicurano la legittimazione delle diverse idee e il
riconoscimento dei ruoli, generando fiducia reciproca.

Per mantenere questa fiducia nel tempo, è fondamentale che gli impegni presi al termine del processo siano attuati, con
responsabilità condivisa.

I Principi che guidano l’AZIONE

Coinvolgere

Ogni voce conta

Un processo partecipativo di qualità si prende cura di identificare, andare a cercare e avvicinare attivamente tutti i soggetti che possono arricchire il confronto portando un diverso punto di vista, coinvolgendoli nell’analisi delle problematiche, nella soluzione di problemi e nell’assunzione di decisioni.

Il coinvolgimento della comunità deve essere attivato nelle diverse fasi, dalla programmazione e progettazione, all’attuazione, al monitoraggio e valutazione nel tempo.

Informare

Per accrescere i saperi

Un processo partecipativo di qualità mira a superare le asimmetrie informative e a creare uno scambio di saperi tra tutti i soggetti coinvolti. È accompagnato da un’attività di comunicazione tempestiva e continuativa, rivolta a tutta la comunità, per invitare a partecipare e a condividere ogni elemento conoscitivo di rilievo, così come ogni contributo che emerga dalle diverse fasi del confronto.

L’informazione deve essere fornita in forma trasparente, comprensibile e accessibile a tutte le persone.

Facilitare

Ampliare e garantire il confronto

Uno dei principi fondamentali della partecipazione è la valorizzazione di tutte le istanze e di tutti i punti di vista, per far emergere posizioni differenti, favorendo conoscenza reciproca, tra ascolto e confronto.

Favorire questo scambio permette di accogliere e gestire il conflitto come generatore di cambiamento, grazie all’attività di persone terze, competenti ed esperte, con un ruolo riconosciuto a garanzia del processo. La facilitazione deve essere imparziale, equivicina alle diverse posizioni, orientata sì alla concretezza ma anche attenta alle esigenze delle future generazioni e degli ecosistemi.

Co-creare

Generare quel che ancora non c’è

Valorizzare i talenti individuali nella ricerca di scelte condivise, per costruire progetti, con risorse, tempi e modalità rispettose delle singole esigenze, trasforma la partecipazione in intelligenza collettiva.

Progettare il processo partecipativo con cura ma anche con flessibilità, utilizzando metodologie che facilitino il dialogo e promuovano la creatività, sia in presenza che da remoto, permette di andare oltre la semplice sommatoria delle opinioni individuali, attivando la capacità di comprendere e rispondere alle aspettative comuni, nella direzione dell’interesse generale.

Valutare

Misurare per migliorare

La valutazione nelle diverse fasi di un processo partecipativo (ex-ante, in itinere ed ex-post) è essenziale per orientare le azioni e valorizzare il percorso svolto, i risultati ottenuti (anche se diversi dalle aspettative iniziali) e gli impatti generati.

Le valutazioni devono essere condotte utilizzando metodologie adeguate, metriche e indicatori comuni, coinvolgendo chi partecipa, anche chi promuove e facilita il processo. I risultati devono essere resi pubblici e comprensibili, promuovendo un miglioramento continuo.

Render conto

Restituire gli esiti nel tempo

Un approccio partecipativo responsabile restituisce gli esiti raggiunti durante tutte le fasi del percorso, rendendoli pubblici con tempestività, responsabilità e trasparenza, valorizzando gli impatti e il valore aggiunto della partecipazione.

Per rafforzare la fiducia e la credibilità nel processo di co-creazione, tutte le parti coinvolte rendono conto dell’attuazione degli impegni presi nel tempo, motivando eventuali variazioni.

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