Gli strumenti partecipativi dell’Amministrazione milanese e l’Assemblea Permanente dei Cittadini sul Clima
Autore:
Giuliana Gemini – Consorzio Poliedra, Politecnico di Milano
Nelle giornate del 19, 20 e 21 giugno 2023, a Milano, si è tenuto il primo Forum della Partecipazione, voluto dall’Assessorato alla Partecipazione per fare il punto su un tema che da qualche anno vede Milano impegnata a vario titolo e con varie forme, per condividere le riflessioni sulla partecipazione maturate e per ribadire l’impegno dell’amministrazione cittadina a “promuovere la partecipazione attiva della comunità nella vita pubblica e a discutere delle questioni sociali e politiche del nostro tempo”.
Nel corso delle tre giornate di inizio estate si sono succeduti diversi momenti: workshop tematici, dibattiti, momenti di confronto, presentazione e riflessione, animati dai rappresentanti della Giunta milanese coinvolti nei percorsi o da associazioni ed esperti di pratiche partecipative attivi in città.
Nel corso della sessione conclusiva di martedì 20 giugno, dedicata a “I regolamenti e gli strumenti partecipativi dell’Amministrazione”, Christina Paci (Comune di Milano) e Giuliana Gemini (Consorzio Poliedra – Politecnico di Milano e socia di AIP2) hanno raccontato l’esperienza in essere dell’Assemblea Permanente dei Cittadini sul Clima, inquadrandola nell’ambito delle diverse azioni di partecipazione attive in città e messe a sistema nel Position Paper “Strade in comune. Comunità interconnesse” realizzato dall’Assessorato alla Partecipazione con il supporto di Codici | ricerca e intervento.
In breve, l’Assemblea Permanente dei Cittadini sul Clima è stata voluta dall’amministrazione milanese per dare voce ai propri cittadini sulle attività inerenti alla lotta al cambiamento climatico, alla qualità dell’aria e alla transizione ecologica, sulle quali il comune si è impegnato nel documento di Piano Aria e Clima (PAC), approvato nel febbraio 2022. Il PAC definisce la road map da seguire per raggiungere gli obiettivi che Milano si è data fino al 2030 ed è articolato in 49 Azioni, una delle quali è l’Assemblea stessa, che interessano e ingaggiano trasversalmente quasi tutte le Direzioni del Comune di Milano.
L’Assemblea milanese, progettata e gestita dalla Direzione Ambiente e Verde del Comune di Milano insieme all’Ufficio Partecipazione e con il supporto metodologico e di assistenza tecnica del Consorzio Poliedra, coinvolge 90 cittadini, soggetti a rotazione periodica: si è riunita per la prima volta lo scorso 3 dicembre e prevede incontri in forma plenaria – indicativamente un sabato ogni due mesi – e attività in gruppi di lavoro tematici, portate avanti da parte dei cittadini stessi con il supporto degli esperti tecnici del Comune nonché dello staff di facilitatori.
Tra gli elementi peculiari del percorso dell’Assemblea Permanente dei Cittadini sul Clima messi in evidenza durante i lavori del Forum c’è, in particolare, il fatto che rappresenta il primo caso a Milano di “democrazia del sorteggio”1, ovvero di percorso partecipativo che prova specificamente a “portare al tavolo” un gruppo di partecipanti il più possibile rappresentativo della popolazione della città e inclusivo di persone che più difficilmente sono presenti nei percorsi partecipativi cittadini. Alle 10.000 lettere (e email) di invito mandate ad un campione di cittadini residenti statisticamente calibrato per genere, nazionalità, fascia d’età (dai 16 anni in su) e municipio di abitazione, hanno risposto oltre 700 persone, alle quali sono state chieste ulteriori informazioni per “conoscerle meglio” (ad esempio lo stato occupazionale e il livello di istruzione) e tra le quali sono stati sorteggiati in modo proporzionato gli effettivi partecipanti all’Assemblea. È stato così costruito un gruppo al quale fra i tanti partecipano, per esempio, Roberto, pensionato di Municipio 1, Jonathan, informatico di origini messicane, Francesco, attivista per la mobilità sostenibile, Michele, appassionato di riciclo, Rahel, mamma di un adolescente e Melanie – di origini francesi – che diventerà mamma a breve, Mattia ancora minorenne e Gabriele, che di anni ne ha quasi novanta, ciascuno e ciascuna portando le proprie caratteristiche “di cittadinanza” e il proprio specifico punto di vista.
D’altro canto, sono stati messi in luce gli elementi di novità che l’Assemblea milanese presenta nel panorama delle esperienze di democrazia deliberativa dedicate al clima e basate sul metodo del sorteggio2, per due aspetti in particolare: la sua natura “permanente”, ovvero destinata ad affiancare il PAC per tutta la sua durata, e il suo compito “operativo”, in quanto che i partecipanti, in piccoli gruppi, mettono a punto e deliberano proposte che rappresentano raccomandazioni, suggerimenti o contributi integrativi in merito alla realizzazione concreta delle diverse Azioni previste nel PAC stesso.
Un primo ciclo di lavori dell’Assemblea, che si è dedicato in particolare ai temi della mobilità lenta, dell’economia circolare, dell’adattamento agli eventi estremi e della comunicazione circa gli stili di vita sostenibili, ha visto la formulazione di un pacchetto di Proposte su alcuni specifici aspetti che sono state presentate, discusse e votate lo scorso 20 maggio. Delle otto idee elaborate dai gruppi di lavoro, cinque hanno ottenuto il consenso di almeno due terzi dei cittadini presenti (risultato minimo necessario per la loro approvazione) e riguardano ad esempio: la promozione della circolarità tramite il coinvolgimento delle scuole in laboratori di riparazione di dispositivi elettronici e meccanici; il contrasto alle isole di calore attraverso l’estensione dell’impiego di vernici foto-riflettenti sulle pareti degli edifici; il potenziamento di strategie di comunicazione multicanale per diffondere le iniziative legate alla sostenibilità; un concorso per progetti urbanistici per disegnare la “Città 30” in aree pilota della città e una mostra itinerante sul tema.
A seguito del voto del 20 maggio le proposte approvate entrano, insieme a quelle che matureranno a settembre, nel Report Annuale dell’Assemblea indirizzato al Comune di Milano, che dovrà esprimersi formalmente su di esse entro fine anno, decidendo se accoglierle o respingerle e, in caso di risposta negativa, motivare le ragioni della scelta. A fine 2023, dunque, un anno dopo l’avvio dei lavori, sarà possibile valutare il percorso fatto, grazie anche al contributo dei partecipanti stessi ai quali viene proposto un questionario dedicato quando arrivano al termine del loro mandato, ed aggiustare il design dell’Assemblea così da perfezionarla via via in prospettiva del lungo lavoro che l’aspetta in affiancamento al Piano Aria e Clima.
Per concludere, tornando al racconto di quanto accaduto durante il Forum della Partecipazione, nella giornata del 20 giugno è stato possibile per i partecipanti ai lavori conoscere l’Assemblea, ragionare su che cos’è, com’è composta e come opera, anche grazie alla presenza di un corner informativo presso il quale era possibile partecipare ad un gioco in forma laboratoriale, che prevede l’utilizzo di vari materiali plastici e colorati per costruire un piccolo totem che rappresenta il proprio profilo da mettere a confronto con quello degli altri e con quello auspicato per l’Assemblea. Il gioco ha permesso così di sperimentare le varie combinazioni tra i criteri alla base della composizione dell’Assemblea e toccare con mano la complessità di costruire un gruppo di partecipanti il più inclusivo, rappresentativo e diversificato possibile.
Infine, mercoledì 21, durante il momento di condivisione tra la Giunta e la cittadinanza previsto alla conclusione del Forum, l’Assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi è tornata sul tema dell’Assemblea dei Cittadini raccontandone i dettagli di funzionamento: in questo video, dal minuto 44 in avanti, è possibile riascoltare il suo intervento.
1Rif. “La democrazia del sorteggio”, Nadia Urbinati e Luciano Vandelli, 2020.
2Rif. KNOCA – Knowledge Network of Climate Assemblies
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